È stato presentato ieri, nel corso della conferenza stampa svoltasi all’IPAB “Ardizzone-Gioeni” di Catania, il Protocollo d’intesa per l’emersione e il contrasto del fenomeno della tratta siglato tra il Comune di Catania, la Cooperativa San Francesco s.c.s. e l’ALS-MCL Sicilia.
«Questo protocollo amplifica quello che è il quadro delle risposte che il Comune di Catania può dare anche in sinergia con il mondo del terzo settore, oggi siamo qui insieme alla Cooperativa San Francesco e all’ALS-MCL per ribadire l’azione del Comune di Catania sul fronte della indispensabile e necessaria prevenzione e della segnalazione dei fenomeni riguardanti le vittime di tratta» ha sottolineato Giuseppe Lombardo, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Catania.
Si tratta di un accordo di collaborazione tra i tre enti che si pone di mettere in atto diversi interventi quali: lo sviluppo di un programma di assistenza e tutela psico-fisica per le donne immigrate vittime di tratta, di violenza e prostituzione, e per i lavoratori in condizione di grave sfruttamento; la realizzazione di misure di orientamento e tutela legale; la costituzione di spazi di ascolto; l’accrescimento del livello di autonomia personale e la facilitazione alla piena inclusione sociale e lavorativa dei/delle beneficiari/e; la “tenuta” dei programmi di reinserimento sociale, affinché non vi sia il rischio di una ricaduta in situazioni di sfruttamento e prostituzione forzata; un miglioramento nella tutela della salute e la promozione della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili; il consolidamento della collaborazione con le Forze dell’Ordine e la Magistratura; il rafforzamento della rete degli attori sociali che si occupano di vittime di tratta e della prevenzione attraverso campagne di sensibilizzazione.
Nello specifico, come ha spiegato Ulisse Privitelli, Vice Presidente della Cooperativa San Francesco s.c.s. «l’equipe sarà composta da un coordinatore, uno psicologo, un mediatore linguistico/interculturale, un assistente sociale, e un avvocato, utili a creare una rete che possa dare risposte multiple alle vittime di tratta presenti sul territorio. L’equipe multidisciplinare erogherà le consulenze all’interno dello sportello informativo nella sede della Cooperativa San Francesco in via degli Oleandri n. 30 a Caltagirone».
I beneficiari soggetti alle consulenze potranno essere minori, adulti, nuclei familiari o monoparentali di cittadini stranieri segnalati dal Tribunale per i Minorenni di Catania, dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Catania, dalle Forze dell’Ordine, dalla Questura, dall’ASP, e dai Servizi Sociali dei Comuni della provincia di Catania.
«Questa è una iniziativa importante perché vuole promuovere percorsi di emersione, di legalità e di recupero dell’autonomia di soggetti vulnerabili quali sono le vittime di tratta, come ALS-MCL siamo impegnati in Sicilia a portare avanti delle iniziative di prevenzione e di contrasto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo. Su questo tema esprimiamo una sensibilità che non è solo nostra ma appartiene all’intero movimento nazionale, a cominciare dal Presidente Carlo Costalli. Il nostro impegno, ancora una volta, è quello di provare a garantire la tutela dei diritti e restituire dignità alle persone più deboli della società» ha sottolineato Paolo Ragusa, Presidente dell’ALS -MCL Sicilia.
«Come Movimento Cristiano Lavoratori siamo orgogliosi di poter partecipare a questo Protocollo, che rappresenta un tassello di quella che è la vita del nostro movimento, perché il nostro scopo è quello di aiutare le persone più deboli, aldilà del colore e della razza, soprattutto in un momento difficile e complicato come quello che sta vivendo l’Italia» ha concluso Piergiuseppe De Luca, Presidente MCL provinciale di Catania.