SIPROIMI Coop. "San Francesco" s.c.s. e A.L.S.-M.C.L. in prima linea a tutela dei "lavoratori" stranieri ospiti

CALTAGIRONE - Le preziose e provvidenziali politiche attive di inserimento lavorativo dedicate ai migranti ospiti dai SIPROIMI calatini gestiti dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. costituiscono uno dei principi cardine del sistema di accoglienza. Lo scopo è quello di accompagnare l’uscita dei beneficiari dal sistema di accoglienza, favorendo il turn over, e di prevenire fenomeni di sfruttamento lavorativo ed esclusione sociale. Una delle principali misure attive di inserimento lavorativo è l’investimento sulla formazione, a partire dalle competenze, aspettative e capacità professionali della singola persona, nonché dalle opportunità offerte dal contesto locale. Infatti, la formazione professionale riveste un ruolo chiave per i gli ospiti dei SIPROIMI, poiché mira da un lato al miglioramento delle competenze linguistiche, dall’altro alla qualificazione, alla riqualificazione, all’aggiornamento e alla specializzazione, cercando di valorizzare, compatibilmente con le esigenze del mercato locale, le esperienze pregresse del lavoratore. Non a caso, sempre gli ospiti dei SIPROIMI della Cooperativa “San Francesco” s.c.s. hanno modo di partecipare a diversi e continui corsi tirocini formativi, orientati per lo più all’acquisizione di competenze “pratiche” più facilmente spendibili. E che ci sia un positivo riscontro è testimoniato sia dall’acquisizione da parte degli ospiti di diversi attestati finalizzati a un migliore e più qualificato inserimento lavorativo e sia da assunzioni da parte di realtà imprenditoriali locali che attingono personale utile dai SIPROIMI, in questo caso da quelli di San Cono e di Raddusa che fanno parte del progetto “Vizzini ordinari”. E ciò è ovviamente motivo di grande soddisfazione e orgoglio per i responsabili, ma anche per gli operatori della Cooperativa “San Francesco” s.c.s. che si spendono quotidianamente e alacremente per migliorare la qualità della vita di questi stranieri, giovani e meno giovani, qui in Italia dopo essere stati costretti a partire dalle loro terre di origine, per fuggire da guerre e violenze, sognando di trovare un mondo migliore e un lavoro che desse loro dignità di vita ed agio sia a loro che alle loro famiglie. Perarltro, i lavoratori stranieri ospiti dei SIPROIMI gestiti dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. sono costantemente seguiti dall’Associazione Lavoratori Stranieri del Movimento Cristiano Lavoratori (A.L.S.-M.C.L.) che, lo ricordiamo, si fonda sul protagonismo e la tutela degli immigrati, contro l'emarginazione, promuovendo nel contempo la solidariètà, l'integrazione, l'interazione e la loro partecipazione attiva nella vita economica, culturale, sociale e politica delle città in cui vivono in questo momento, come accade già nel Calatino. Ed è appunto il caso degli ospiti dei SIPROIMI gestiti dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. che si stanno facendo onore, rivelandosi "grandi lavoratori" agli occhi di quei datori di lavoro che, decidendo di assumerli, gli hanno dato possibilità sia di integrarsi nella società del nostro territorio e sia di poter cominciare a costruirsi un futuro migliore. Essi non solo possono godore di un lavoro “regolare” grazie all'azione sinergica degli operatori dei SIPROIMI della "San Francesco", ma nel contempo si sentono pure tutelati grazie all’attenzione a loro rivolta dall’A.L.S.-M.C.L. del Calatino che non lesina sforzi e impegno attraverso attente ed esaurienti iniziative di informazione e prevenzione contro la piaga del lavoro nero e dello sfruttamento, avvalendosi dell'ormai rinomato Progetto “Play to Work”. Uno di questi volenterosi ospiti-lavoratori si chiama Sow Mohamed Fode ed ha appena 20 anni (nel riquadro della foto). Originario del Senegal, ospite del SIPROIMI di San Cono (facente parte del progetto “Vizzini ordinari”), da maggio 2020 ha già un contratto a chiamata “regolare” e lavora nel campo dell’agricoltura, in qualità magazziniere, mansione che svolge con diligenza e volontà, riscuotendo gli apprezzamenti del suo datore di lavoro che si è dimostrato disponibile nei suoi confronti e che si ritiene alquanto soddisfatto per la scelta fatta, tanto da affidargli in alcune occasioni mansioni lavorative di un certo rilievo. Seppur ventenne è considerato un lavoratore serio, educato, rispettoso, sveglio, puntiglioso e molto volenteroso. L’occasione di poter essere assunto gli è stata data dall’aver potuto frequentare un “Tirocinio formativo” organizzato dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s., a cui ha partecipato nei mesi di ottobre e novembre 2019. Inoltre, Mohamed frequenta regolarmente il Corso di alfabetizzazione curato sempre dalla Cooperativa “San Francesco”, che si svolge tre volte alla settimana presso la stessa struttura SIPROIMI di San Cono, per un totale di 12 ore settimanali, sotto la guida e la docenza dell’insegnante Filippa Berretta la quale fa sapere che per Mohamed si è in attesa di conoscere l’esito dell’esame C.I.L.S., la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera rilasciata dall'Università per stranieri di Siena, per stranieri che studiano la lingua italiana, suddivisa in diversi livelli di competenza. La certificazione è riconosciuta dal Ministero degli Affari esteri ed è spesso usata per attestare la conoscenza dell'italiano adeguata per l'iscrizione all'Università in Italia che gli permetterà di poter ottenere l’integrazione in Italia. La buona volontà di Mohamed di fare di tutto per agevolare la sua integrazione nel nostro Paese, è testimoniata dal fatto che nel corso dell’anno scolastico 2020/21 frequenterà la scuola per conseguire la terza media, presso la succursale C.P.I.A. (Corso Provinciale Istruzione Adulti) che si trova a San Michele di Ganzaria. Nel frattempo si è impegnato per conseguire diversi attestati, grazie ai corsi predisposti dal Centro Studi C.E.S.T.A. : ha 3 attestati di corsi base, un attestato di corso specialistico in autoimprenditorialità, un attestato di corso specialistico in servizi alla persona, ben tre attestati di corso specialistico in settore alberghiero, un attestato di corso specialistico in ristorazione e un attestato di corso specialistico in cittadinanza digitale. Mohamed non è il solo ad aver aderito ed essersi affidato come lavoratore straniero all’A.L.S.-M.C.L. del Calatino, perché hanno deciso di farlo anche gli ospiti-lavoratori che si trovano a Raddusa, presso il SIPROIMI (facente parte del progetto “Vizzini ordinari”). Qui sono in tre e sono stati assunti da tre diversi datori di lavoro. Il primo è Abou Traore, 21 anni, proveniente dal Mali, che ha trovato occupazione nel mondo dell’agricoltura, come bracciante, e si dice “soddisfatto, perché mi piace il lavoro che faccio e mi trovo bene. Il mio datore di lavoro mi tratta come un fratello e con lui non ho mai problemi!”. Abou a giugno ha preso la licenza media (voto 7) presso il C.P.I.A. di Catania 1, con sede a Ramacca. “Avrebbe voluto frequentare la scuola superiore –ci fa sapere Gaetana Pagana, responsabile del SIPROIMI di Raddusa-, ma non ha potuto farlo perché ha trovato questa opportunità di lavoro che gli consente di inviare i soldi in Africa, per la sua piccola sorellina di appena undici anni". Il secondo ospite-lavoratore è Omar Cham, 39 anni, nato in Gambia, il quale lavora nel settore dell’agricoltura e ha un contratto a chiamata. Finalmente a breve ritirerà il suo permesso di soggiorno per casi speciali. A Raddusa è ben integrato ed è conosciuto e ben voluto da tutti, non a caso ha molti amici che gli vogliono bene. Anche Omar non nasconde la sua gioia nell’aver “trovato un lavoro che mi piace… E per lo più mi trovo bene con il mio datore di lavoro. E sono molto soddisfatto perché così ho la possibilità di mantenere mia moglie e i miei figli in Africa. Spero un giorno di poter lavorare nel settore dell’edilizia, perché nel mio paese di origine io facevo il muratore”. In passato Omar ha svolto un Tirocinio formativo presso un’azienda edile raddusana. Anche lui a giugno ha preso la licenza media (voto 9) e lo scorso anno ha preso pure la patente di guida, affermando di esere “molto contento di questo perché ha studiato molto”. Il terzo ospite-lavoratore si chiama Abdoul Kamara, ha 21 anni, provenie dal Senegal e svolge la propria attività lavorativa presso un’azienda agricola come bracciante; questa è la sua dichiarazione: “A me piace lavorare nei supermercati o ristoranti, ma adesso ho questa possibilità e sono soddisfatto di questo lavoro. Va bene così!”. In passato Abdoul ha svolto un Tirocinio formativo presso un supermercato di Raddusa e ha frequentato molti corsi e diversi laboratori: quelli organizzati dal Centro studi C.E.S.T.A. e quei laboratori promossi all'interno alla struttura raddusana. Il giovane senegalese ha seguito il corso di alfabetizzazione sempre presso il C.P.I.A. di Catania e lo scorso anno ha conseguito l’attestato di Livello A2. In merito a questi giovani ospiti (adesso anche lavoratori che possono fare affidamento sull’A.L.S.-M.C.L., contenti di sentirsi tutelati dal punto di vista lavorativo) la coordinatrice cel SIPROIMI di Raddusa, Gaetana Pagana, ci tiene a precisare che ”Raddusa è un centro agricolo e i nostri ragazzi hanno più possibilità di lavorare presso le aziende agricole. E sono veramente felice che questi tre ragazzi hanno avuto la possibilità di lavorare nel nostro paese. Perchè il lavoro gli consente di avere una vita civile e dignitosa di tutto rispetto. Anche in passato altri ragazzi hanno avuto la possibilità di lavorare con ‘contratto’ presso un caseificio del luogo. Altri ragazzi ancora hanno lavorato in aziende agricole. E altri tre come ‘mediatori culturali’ con la Cooperativa ‘San Francesco’, uno dei quali è Gueye Gandega e attualmente lavora presso il centro per minori di Niscemi”.   Salvo Cona