Progetto F.A.M.I. “L’italiano: la strada che ci unisce”: si è concluso oggi. Coinvolti i SAI “Ordinari e MSNA” di Mirabella Imbaccari e “Vizzini ordinari” di San Cono

Questa mattina, venerdì 6 novembre, presso il centro di accoglienza SAI “Mirabella Imbaccari Ordinari” si è concluso il corso F.A.M.I. denominato “L’italiano: la strada che ci unisce” avviato lo scorso 14 luglio.
Gli alunni beneficiari, sedici in tutto tra ragazzi e ragazze, ospiti dei centri di accoglienza SAI “Mirabella Imbaccari “Ordinari” e “MSNA”, a cui si sono aggiunti alcuni provenienti dalla struttura di San Cono, hanno partecipato alle lezioni di lingua italiana impartite dalla docente Giuseppa Lanza, affiancata dal tutor Claudio Fragapane.
Stamane, un lieto momento conviviale ha coinvolto tutti gli alunni partecipanti che hanno acquisito le giuste competenze linguistiche per parlare meglio la lingua italiana nel nostro Paese, come ulteriore opportunità di inclusione ed integrazione sociale. In particolare, le ospiti hanno voluto ringraziare i docenti donandogli un singolare portachiavi realizzato interamente utilizzando l’arte del “tombolo”. Dal canto loro le cooperative sociali “Opera Prossima”, San Francesco” e “Il Geranio” hanno offerto una torta per allietare ancor di più questo momento conclusivo.
Per la coordinatrice del SAI “Mirabella Imbaccari ordinari”, Manuela Scebba, “l’esperienza del corso Fami è stata altamente formativa sia sul piano educativo che su quello affettivo. I nostri ospiti, oltre ad ampliare il loro bagaglio linguistico, hanno avuto la possibilità di conoscere dei docenti che li hanno stimolati con varie attività e con cui hanno instaurato un alto livello di fiducia. Ai docenti e ai tutor va il nostro più grande ringraziamento per la modalità di coinvolgimento messa in atto con i nostri beneficiari”.
La coordinatrice del SAI “Mirabella Imbaccari MSNA”, Elena Angilello, sostiene che “il progetto Fami ‘l’italiano la strada che ci unisce’ è stato una grande occasione di crescita e non solo dal punto di vista didattico ma anche umano. Vedere le ragazze entusiaste durante il corso è stata una bella sensazione. Ringrazio la professoressa Lanza e il professore Fragapane per aver seguito il percorso delle nostre ragazze con impegno e grande professionalità”. 
Soddisfatta pure la coordinatrice del SAI “Vizzini ordinari” di San Cono, Martina Novello, la quale mette in particolare evidenza il caso di un giovane ospite della sua struttura che “ama dedicarsi allo studio e ha apprezzato tantissimo questa opportunità, ovvero quella di poter imparare meglio la lingua italiana, peraltro insieme ad altri connazionali e coetanei presenti, non nascondendo la propria gratitudine perché consapevole che ciò gli servirà per meglio inserirsi nel nostro tessuto sociale”.
La professoressa Giuseppa Lanza del Cpia Catania 1 racconta la sua esperienza. Queste le sue parole: “A partire dallo scorso luglio ho seguito gli ospiti dei centri di accoglienza di Mirabella Imbaccari e di San Cono per un corso Fami di livello A1 e A2, per un totale di 200 ore. La partecipazione è stata attiva e l’interesse costante; e forte la motivazione ad apprendere. Gli alunni hanno acquisito le conoscenze e maturato le competenze proprie delle discipline e del livello. Sono state utilizzate strategie metodologiche inclusive, quindi eclettiche per favorire il conseguimento di ricchi obiettivi d’apprendimento. La didattica inclusiva –spiega la professoressa Lanza- differenzia anche se mantiene obiettivi comuni: didattica inclusiva come apprendimento cooperativo; didattica inclusiva come valorizzazione delle intelligenze multiple. E devo dire che il clima che si è creato è stato fortemente positivo, empatico e di rispetto reciproco. Non sono mancati momenti di forte emozione soprattutto quando hanno appreso l’inno Nazionale italiano e rivisto il loro (un momento di forte interculturale per non dimenticare le loro radici e nelle stesso tempo integrarsi con la nuova realtà). Ricordo che il 30 ottobre è stato un giorno dedicato alle attività laboratoriali scambio etnico, integrazione con pranzo italiano, tunisino, ivoriano e somalo. Vorrei ringraziare le comunità tutte per l’accoglienza, la collaborazione, insomma uno staff d’eccezione. Per concludere ringrazio il Cipia Catania 1 nella persona del dirigente scolastico e del personale tutto che ha contribuito alla realizzazione di tali percorsi. Ma anche il professore Claudio Fragapane tutor del progetto, collaborativo e disponibile”.
Ed è proprio il tutor caltagironese Claudio Fragapane a confermare di essere “pienamente soddisfatto per quanto svolto in struttura, per l’accoglienza ricevuta e per i risultati ottenuti che hanno permesso ai beneficiari di raggiungere un livello di apprendimento della lingua italiana tale da permettergli di integrarsi meglio nel nostro Paese”.
Infine, Filippa Berretta che svolge l’attività di insegnante ed educatrice in entrambi i centri di accoglienza di Mirabella Imbaccari, gestiti dalle cooperative sociali “Opera Prossima”, San Francesco” e “Il Geranio”, fa sapere che “le ragazze hanno partecipato al percorso sperimentale di alfabetizzazione linguistica del progetto Fami con grande entusiasmo e voglia di apprendere la lingua del Paese che li ospita. Il percorso è iniziato nel mese di luglio con il livello A1 e grazie alla risposta positiva da parte degli utenti, nel mese di settembre si è attivato anche il livello A2. Seguendo da dietro le quinte questo percorso non posso non ritenermi soddisfatta del lavoro svolto dalle mie ragazze in struttura. Ma è doveroso, da parte di tutto  lo staff di Mirabella Imbaccari, fare un particolare ringraziamento alla professoressa Lanza per il suo prezioso contributo didattico e soprattutto per l’affetto dimostrato alle utenti le quali hanno ricambiato con numerose manifestazioni benevoli. Ringrazio anche il professore Fragapane per il suo tempestivo supporto tecnico e amministrativo”.