Come ogni anno, il 20 giugno rappresenta una preziosa occasione per valorizzare le attività della Rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sui singoli territori e realizzare iniziative di sensibilizzazione a favore delle comunità cittadine, degli attori locali e degli interlocutori privilegiati per l'erogazione dei servizi di accoglienza.
Anche quest'anno, centinaia di iniziative sono state organizzate su tutto il territorio nazionale dagli enti locali e dagli enti attuatori del SAI. La varietà, la generosità e la vivacità delle differenti realtà del SAI in tutta Italia sono evidenti nelle numerose attività raccolte e condivise sul sito della Rete SAI.
La Giornata Mondiale del Rifugiato non è solo una ricorrenza da celebrare, ma un momento per riflettere su quanto accade nel mondo e in Italia. Milioni di persone sono costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Migliaia di persone arrivano sul territorio nazionale in cerca di protezione e accoglienza, nell'attesa di poter ricominciare a vivere serenamente e progettare il proprio futuro.
Istituita con la Risoluzione 55/76 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella seduta del 4 dicembre 2000, la Giornata Mondiale del Rifugiato ricorda il 50° anniversario della Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951.
Il Rapporto Global Trends dell’Unhcr del 2023 evidenzia che le persone in fuga nel mondo sono state 117 milioni. La stragrande maggioranza dei rifugiati viene accolta nei Paesi limitrofi alle zone di conflitto o di crisi, che sono per lo più Paesi a basso e medio reddito. Ai conflitti e alle guerre in corso nel mondo, quasi 200 secondo l’Uppsala Data Conflict Program, si aggiungono le persecuzioni per motivi religiosi, etnici o di genere e gli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico, costringendo milioni di persone ad abbandonare le loro terre.
La Giornata Mondiale del Rifugiato è dunque un momento fondamentale per sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovere l'inclusione e supportare coloro che sono costretti a fuggire, contribuendo alla costruzione di una società più accogliente e solidale.